mercoledì 15 novembre 2023

Max DelPapa: je accuse Speranza ,Draghi e Conte,ecc.

IL GIORNALE D'ITALIA. 14 11 2023


Max Del Papa e la sua avvelenata. 

"Storie di ordinaria follia governativa italiana"( n.d.blog.)

La mia avvelenata: domani comincio la chemio per un linfoma causato dal vaccino Covid, grazie a Mattarella, Conte, Draghi, Speranza e alle mille altre facce di un regime immondo. 

Il mio linfoma, senza margine di dubbio, è stato scatenato dai vaccini anticovid: è bastata una dose con richiamo. E di questo devo, dobbiamo, perché siamo centinaia di migliaia, ringraziare chi ci ha mentito, illuso, ricattato e infine avvelenato: nemici per sempre.di Max Del Papa14 Novembre 2023allegoria della chemio




Domani comincio la mia chemioterapia ma non mi sento solo. Da Maddalena Loy (“la Verità”) leggo che in America le segnalazioni di effetti avversi post vaccinali Covid sono circa 2 milioni, il che significa che i malati veri, concreti saranno almeno dieci volte tanto, ma che il loro ente deputato si è comportato esattamente come la nostra Aifa, come tutti gli altri enti “di controllo” al mondo. Controllo della verità. Da impacchettare, da soffocare. Il Vaers americano custodisce, come gli omologhi europei, tanto di registro segreto con gli effetti avversi, quelli reali. C’è stata e come se c’è stata una cospirazione globale: hanno mentito; hanno illuso; hanno ricattato; hanno obbligato; ci hanno ammalato. Molti di noi sono morti, altri ne moriranno, per chi c’è dentro si annunciano mesi, anni durissimi: io dovrò sopportare 7 cicli da 3 giorni l’uno, ogni 28 giorni, con somministrazioni di 6 ore. Il mio linfoma è un tipo, così mi hanno spiegato, indolente, stava lì da tempo, forse da anni, non si faceva sentire, ma scavava, scavava. Ed è arrivato fino al midollo osseo. Va aggredito forte, hanno previsto una mistura di chemio e di farmaci monoclonali. Ora, io posso benissimo capire che per uno specialista, uno scienziato, il paziente è uno che deve sapere il giusto, inutile atterrirlo con dettagli che tanto non capisce e non gli servono. Io però non sono proprio un paziente standard, sono anche un giornalista che su certe cose si informa da anni. E so, con certezza so che se il mio linfoma è un tipo che “scatena un eccesso di anticorpi, però malati”, questo è precisamente, indubitabilmente, inesorabilmente l’effetto del vaccino anticovid. Del quale assunsi due dosi due estati fa. Questo effetto, in linea generale, me lo confermò il famigerato, per la mafia dei medici, non certo per me, dottor Stramezzi, durante una diretta televisiva; l’ho riscontrato in plurimi studi, articoli di giornale, l’ho ritrovato nelle considerazioni di luminari come l’inglese Dalgleish, come il nostro Tarro, come non so più quanti. E i farmaci monoclonali vanno a bloccare gli effetti maledetti della letale proteina spike. Quella che i virologi puttane, che il giornalismo medico da meretricio aveva garantito fermarsi concentrarsi solo sul virus, senza possibilità di errore, e invece errava per l’organismo, minandolo, distruggendolo. Del resto, le decine di sanitari incontrati in questi 75 giorni di limbo (il mio cancro è stato scoperto procedendo ad esami di routine, poi sempre più mirati, a seguito di una frattura da caduta ad una spalla), non hanno quasi mai contestato la correlazione: magari non arrivavano ad ammetterla apertamente, perché pure tra i camici vale la regola di don Abbondio, e poi furono proprio loro a consigliare forsennatamente il vaccino (oggi si reinoculano in 350 fanatici su 35mila...). Ha ragione la mia amica Silvana De Mari, furono tutti ipnotizzati, qualcosa che andava al di là della scienza e perfino della magia, della credenza, della superstizione, dello zelo, dell’irrazionalità.

E in questi due mesi e mezzo io di gente messa come me e peggio di me ne ho incontrata a centinaia. Siamo tutti vittime di un regime di merda, nel quale nessuno è innocente. Si scambiavano messaggi, chat: “Oh, ma ‘sto vaccino non immunizza, anzi crea malattie”. “Apposta dobbiamo tacere, sai quanti ne creperanno, ma è un affare di miliardi, il vaccino è più importante di qualche morto”. E Mattarella obbligava a non dare spazio ai “novax”. E i parassiti dell’informazione li volevano poltiglia verde, “cascare come mosche”. E i virologi da postribolo si facevano belli. E la comunità scientifica mentiva. E le infermiere a marchetta si pitturavano sulla faccia “i segni della fatica, della mascherina” due giorni dopo le vedevi tette al vento a Dubai (con quali soldi? Da chi?). E i vigliacchi segnalavano. E i presidenti del Consiglio rinchiudevano, impedivano, mandavano la sbirraglia a picchiare, a spazzare via con gli idranti. E gli organismi “indipendenti”, i giornali indipendenti, gli erogatori di dati indipendenti, ma graditi al regime, tutti sovvenzionati dai produttori di vaccini, lo garantivano, il vaccino, come un ricostituente, una pozione prodigiosa che dava gli effetti dell’Uomo Ragno: dopo tre dosi, anche due, c’è chi davvero è cascato come un insetto, anche atleti, anche ragazzi di 14 anni, sanissimi, anche bambini più giovani, e poi vecchi e vecchissimi, ma in salute, altri vecchi sono stati uccisi negli ospedali e nelle RSA, gli occhi sbarrati dall’orrore, senza nessuno che gli tenesse la mano che è la tortura più atroce di tutte; c’è chi è diventato sordo, chi mezzo cieco, chi paralitico, cardiopatico, invalido, leucemico, e chi si deve sparare otto mesi di veleno in vena, costretto a bruciare il campo del suo corpo per salvarsi o almeno così spera. E posso garantire che le notti di attesa non sono facili. Che quei giorni in poltrona sono soffocanti. Che le conseguenze saranno a loro volta devastanti. Posso garantire che io sto vivendo qualcosa che definire inferno è riduttivo.



Tutto questo per chi? Per il dittatore Mattarella? Per il sogno di Speranza, ricreare la società autoritaria gramsciana, comunista? Per le smanie di potere di quel gagà di Conte? Per i deliri di Grillo? Per la vanità di stronzi e puttane? Per chi? Per questo Stato, per queste nazioni occidentali che decidono la morte mia e quella di una bambina di otto mesi, spenta come si spegne un interruttore, che per ore boccheggia come un pesce perché vuol vivere, sotto gli occhi dei genitori impazziti di strazio? Per l’Unione Europea della baronessa Ursula con i suoi affari ladroneschi? Per quel laido comitato d’affari che sta a Bruxelles e che piglia e concede soldi ai peggiori figuri del pianeta, spesso criminali globali truccati da filantropi?



Io sono uno che ragiona: non arrivo, siccome il “mio” Occidente mi fa schifo, a rifugiarmi in suggestioni cinesi, russe o islamiste. Non sono uno dei “muoia Sansone”, non mi concedo facili vie di fuga nell’apocalittico e nel complottardo facile. Ho studiato, svolgo una professione intellettuale, ho il dovere di capire e di riflettere. Resto ai fatti. Non mi è lecito giocare al sovversivo che va in televisione a esaltare Hamas solo per una ulteriore ospitata. Quella feccia lì mi fa schifo. Ma non posso neppure nascondermi che il “mio” Occidente mi ha tradito. Mi ha ammalato. E ancora oggi cerca di irretirmi. Si prende gioco di me. Non ha rispetto della mia sofferenza, delle mie interminabili chemioterapie. Io considererò sempre nemici, e responsabili di una mattanza infinita, diversamente stragisti ma sempre tali: i Mattarella, i Conte, i Draghi, gli Speranza, i Burioni, Pregliasco, Crisanti, Bassetti, Cartabellotta, con relative infermiere, i sanitari che facevano i balletti, i carrieristi alla Rai e nei network privati, le Giorgia Cardinaletti che a furia correre dietro ai “novax”, per molestarli, sono arrivate alla conduzione di prima serata, i mandarini decrepiti alla Bruno Vespa, le cosche in seno all’ISS, al CTS, all’AIFA, e poi i giornalisti, gli intrattenitori, gli intriganti, le Lucarelli, gli Scanzi, i Labate, le altre facce da tivù, gli odiatori dei dubbiosi che avevano ragione, degli scettici che ci avevano visto lungo, dei diversamente informati che avevano capito, quegli scarti del giornalismo fognario che sono i deebunker e i fact checker, delatori, spioni della peggiore risma, i Chicchi Mentana che li allevano, i responsabili delle campagne di marketing che mettevano un tetraplegico, un malato di sla, e, sotto, la scritta: “poteva andarmi peggio, potevo essere novax”, i ladri delle primule, i maneggioni dei respiratori, i farabutti delle mascherine, i corrotti che facevano affari coi cinesi, che facevano entrare militari russi nei nostri ospedali, il sistema dei partiti al completo, perché nessuno, non uno di alcun partito si è battuto seriamente per scongiurare un regime feroce, a un certo punto totalitario, servito solo ad ammalarci e a decimarci. E che più o meno lo stesso sia accaduto nel resto dell’Occidente e del mondo non mi consola. Dalla mia poltrona di chemioterapia io vi maledico tutti. Vi auguro lo stesso. Non potrò mai trovarmi faccia a faccia con nessuno di voi, anche perché io come malato non servo e nessun network mi inviterà mai. In fondo, i vari Mario Giordano e gli altri crociati della controinformazione non sono poi così diversi dall’informazione ufficiale (anzi sono mainstream camuffato da opposizione) e nemmeno dall’Aifa. Anche se, quando gli occorre, le mie parole le prendono senza complimenti e senza citazioni. Insomma mi vendemmiano, come avrebbe detto Sergio Saviane. Chi scrive può essere infetto, ma le sue parole possono sempre servire. A questo punto non me ne frega niente, ma che almeno vi arrivi la mia avvelenata, e se vedrò cadere “come mosche” qualcuno o molti di voi a mia volta vi guarderò, senza gioia e senza pietà. Anche se a voi infami non succederà, perché avete avuto cura di non assumere niente di quanto ci avete obbligato ad assumere. Morire va bene, ma non per voi, non per il vostro regime di facce di merda

Max DelPapa

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